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OTTOBRE 2021

venerdì 29 ottobre h 17 - online

 

Eva-Maria Thuene (Univ. di Bologna), Alternanza di lingue in conversazioni con migranti del Kindertransport 

Federica Guerini (Univ. di Bergamo), Commutazione di codice come strategia discorsiva nel corpus ParVa 

Coordina: Marina Castagneto (Univ. del Piemonte Orientale) 

 

Abstract 

 

Eva-Maria Thuene, Alternanza di lingue in conversazioni con migranti del Kindertransport 

L’intervento presenterà dati tratti dal corpus “Flucht und Emigration nach Großbritannien” (Fuga e emigrazione verso la Gran Bretagna), accessibile presso la Datenbank für Gesprochenes Deutsch dell’Institut für Deutsche Sprache, Mannheim, sotto la sigla FEGB (cfr. la descrizione qui: http://agd.ids-mannheim.de/FEGB_extern.shtml).

Il corpus è composto di 42 interviste narrative raccolte nel 2017 in Gran Bretagna, 37 delle quali disponibili on-line. Le persone intervistate sono per lo più ebrei di madrelingua tedesca, emigrati nel 1938/39 con il cosiddetto Kindertransport in Gran Bretagna, oppure arrivati lì da ragazzi/e o adolescenti, sempre a causa della persecuzione nazista. L’apprendimento dell’inglese ha portato molti ad un abbandono pressoché totale della lingua tedesca, solo alcuni hanno continuato a parlarla,mentre altri la hanno recuperata nel corso della loro vita. 

L’analisi dei dati si basa sull’approccio delle biografie linguistiche (Busch 2013), cercando di ricostruire la difficile relazione delle persone intervistate con la lingua tedesca, in quanto lingua stigmatizzata. Le interviste sono state condotte in tedesco ma l’inglese appare in varie forme di code-switching, ad esempio per risolvere problemi nella formulazione della risposta in tedesco o per contestualizzare concetti centrali della vita e cultura anglosassone, in forma di commento a quanto raccontato in tedesco, etc. In particolare, saranno approfonditi due casi studio. 

 

Federica Guerini, Commutazione di codice come strategia discorsiva nel corpus ParVa 

L’intervento prende in esame i materiali linguistici contenuti all’interno del corpus ParVa, che riunisce 15 ore di interviste semi-guidate di tipo narrativo ad un gruppo di 24 ex–partigiani della Seconda guerra mondiale. Nonostante il profilo sociolinguistico degli intervistati lasci prevedere una generale prevalenza del dialetto bresciano, tutti gli anziani ex–partigiani mostrano una discreta competenza dell’italiano, e il passaggio da un sistema linguistico all’altro nel corso della conversazione è realizzato allo scopo di assolvere una serie di funzioni discorsive, legate all’organizzazione dell’interazione: in altre parole, la commutazione di codice viene sfruttata come una strategia di contestualizzazione (per usare le parole di Gumperz 1982) che gli intervistati hanno a disposizione al fine di strutturare la conversazione nel modo più efficace dal punto di vista comunicativo ed esprimere la propria identità, di ex partigiani e di bresciani. 

 La presentazione delle funzioni assolte dalla commutazione di codice all’interno del corpus sarà seguita da un approfondimento dedicato ad una delle funzioni discorsive più interessanti tra quelle osservabili nei materiali linguistici qui esaminati, ovvero, la messa in rilievo dei frammenti di conversazione in cui il parlante riproduce, servendosi del discorso diretto o di quello indiretto, le parole che ha udito pronunciare – o che egli stesso ha pronunciato – nel corso di precedenti episodi interattivi. Come cercheremo di illustrare, si tratta di una delle funzioni attestate con maggiore frequenza negli studi dedicati al code-switching, soprattutto nell’ambito delle narrazioni, dove risponde all’esigenza di distinguere gli enunciati citati da quanto li segue e li precede, mettendo in rilievo le diverse voci che si alternano nell’episodio narrativo stesso.

 

 

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