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OTTOBRE-NOVEMBRE 2022 

venerdì 4 novembre h 17 - online 

 

 

 

Federico Albano Leoni (Sapienza Università di Roma), La voce disincarnata, la lingua virtuale e la mente umana  

Serena Dal Maso (Università degli Studi di Verona), Voci e silenzi: il contributo della medicina di guerra alla comprensione dei disturbi del linguaggio e della parola

 

 

 

Abstract

Federico Albano Leoni (Sapienza Università di Roma), La voce disincarnata, la lingua virtuale e la mente umana  

L’intervento si concentrerà su come la tecnologia abbia introdotto nella fenomenologia della voce la voce disincarnata, rompendo così il legame tra il soggetto parlante e la voce. Si discuterà anche del ruolo della memoria, della probabilità e della creatività nella produzione linguistica naturale e artificiale da un punto di vista materialista. 

 

 

Serena Dal Maso (Università degli Studi di Verona), Voci e silenzi: il contributo della medicina di guerra alla comprensione dei disturbi del linguaggio e della parola

Assumendo una prospettiva storiografica, il contributo discuterà i disturbi del linguaggio e della parola che i soldati italiani svilupparono come conseguenza di un trauma fisico o emotivo subìto al fronte durante la Grande Guerra. I materiali su cui si basano le osservazioni sono rappresentati da un ampio numero di studi di caso che documentano due tipi fondamentalmente diversi di disturbi. Da un lato, le afasie dovute alle ferite craniocerebrali riportate dai soldati in battaglia e che, come è noto, causano la perdita della capacità di gestire alcune specifiche capacità linguistiche; dall’altro, sono numerosissimi i casi di ‘mutismo da emozione di guerra’, ossia disturbi di origine psichica che compromettono le capacità di parola dei soldati e si manifestano nelle forme dell’afonia (o disfonia) o dell’anartria (o disartria). La discussione cercherà di mostrare come la Grande Guerra abbia rappresentato un ‘laboratorio di osservazione’ per i disturbi sia di origine organica che di origine psichica e si cercherà di delineare il contributo della medicina di guerra alla comprensione moderna dei disturbi del linguaggio e della parola.   

 

  

 

 

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