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OTTOBRE-NOVEMBRE 2022
venerdì 25 novembre h 17 - online
Franca Orletti, Andrea Riga (Univ. Roma Tre), Comunicare chiaro nei musei
Francesca Chiusaroli (Univ. di Macerata), Emoji e paralinguaggio: ambiguità e disambiguazione
Abstract
Franca Orletti, Andrea Riga (Univ. Roma Tre), Comunicare chiaro nei musei
Il progetto ARTIS (Accessibilità Roma Tre Innovazione tecnologica Sostenibilità), nato in risposta al bando di ricerca dell’Università degli studi Roma Tre Call for Ideas (2016-2021), ha dato vita a un laboratorio di accessibilità. Una delle linee portanti del progetto ha interessato la realizzazione di interventi in materia di accessibilità comunicativa delle strutture museali. Più in particolare, è stata proposta l’applicazione delle tecniche di scrittura semplificata sia nella comunicazione scritta (pannelli, etichette, brochures, cataloghi ecc.), sia in quella orale (con riferimento alle audiovideoguide).
Il contributo traccia un quadro teorico e metodologico che permette di analizzare, a un livello più generale, la tematica in oggetto, affrontando, più da vicino, il rapporto tra comunicazione museale e contesto. Verranno inoltre mostrati i risultati di uno studio effettuato sugli apparati comunicativi del Museo del Mare e della Navigazione Antica di Santa Severa (Roma), che ha avuto l’obiettivo di approfondire il ruolo della semplificazione linguistica come strumento indispensabile per rendere accessibile il discorso museale a coloro che, per varie ragioni (disabilità cognitiva, basso grado di acculturazione, età ridotta o L2), presentano una competenza linguistica limitata. A tal fine, oltre alle tradizionali modalità di semplificazione del linguaggio, basate sulle indicazioni provenienti dal plain language, è stata presa in esame, sulla base degli studi di Chiusaroli, la possibilità di impiegare il codice emoji per la semplificazione linguistica.
Francesca Chiusaroli (Univ. di Macerata), Emoji e paralinguaggio: ambiguità e disambiguazione
Nell’orizzonte della comunicazione scritta digitale entra l’istanza prevalente di limitare i rischi dell’ambiguità attraverso l’introduzione di elementi grafici espressivi del paralinguaggio, come l’uso rifunzionalizzato della punteggiatura e, più strutturalmente, gli emoticon e gli emoji, elementi pittografici che intendono annettere alla scrittura alcuni tratti dell’espressione linguistica a voce o in presenza. Creati nell’interesse di contrastare l’ambiguità, i pittogrammi digitali nondimeno hanno presto manifestato elementi di criticità, determinati dalla qualità polisemica dell’immagine, intesa come sommatoria di valori semantici denotativi e connotativi, o che risentono dei gradi di specificità o di dipendenza dalla cultura, variamente attribuibili ai sensi manifestati. L’intervento propone alcuni casi esemplari di emoji quali soluzioni espressive di cui si intende esaminare il portato di ambiguità e di disambiguazione, per i meccanismi di riduzione, alla stessa immagine, di contenuti informativi complessi.
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