Esce un nuovo volume per la
Collana AItLA "Strumenti per la ricerca", edito da Guerra Edizioni:
"La mediazione linguistico-culturale: Una prospettiva interazionista", di
Luara Gavioli.
La pratica traduttiva che in Italia viene chiamata
mediazione linguistico-culturale incontra un interesse crescente nell'attuale società multiculturale, nasce dall'esigenza di due interlocutori di comprendersi e viene utilizzata in molti contesti organizzativi e istituzionali, come le trattative d’affari, la gestione del personale delle imprese, la cooperazione internazionale, le negoziazioni politiche, i tribunali, gli ospedali, le scuole, i centri di accoglienza per migranti.
La presenza del
mediatore come terzo partecipante che interviene nella conversazione dà luogo a dinamiche comunicative che vanno oltre la pur fondamentale traduzione dei turni di parlato, investendo i contenuti e i significati che vengono condivisi, la relazione tra i partecipanti, i ruoli nelle organizzazioni e nelle istituzioni, le "persone" e i loro bisogni, i contesti situazionali e le aspettative che possono evidenziare quando soggetti di diverse provenienze culturali entrano in contatto.
Questo volume descrive alcune di queste dinamiche e spiega in quali modi la comprensione tra gli interlocutori può essere prodotta nell'
interazione mediata e osservando il problema da prospettive sociolinguistiche diverse, propone una riflessione sulla complessità di questo tipo di interazione e sul delicato compito del mediatore.
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Indice
0. La mediazione linguistico-culturale come interazione. Introduzione al volume
Laura Gavioli
- 1. Introduzione
- 2. Il dibattito
- 3. La mediazione nell’interazione
- 3.1 L’interpretazione dialogica come forma di interazione e mediazione
- 3.2 L’interpretazione dialogica in ambito istituzionale
- 4. Il ruolo e la formazione del mediatore linguistico-culturale
- 5. Questo volume
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1. La mediazione interlinguistica e interculturale. Una prospettiva sociologica
Claudio Baraldi
- 1. L’analisi della mediazione interlinguistica e interculturale
- 2. La mediazione come interazione: conseguenze per la partecipazione
- 2.1 La mediazione come sistema di comunicazioni
- 2.2 La struttura della traduzione
- 2.3 In sintesi
- 3. La cultura della mediazione
- 3.1 La mediazione nel sistema complessivo
- 3.2 Le forme culturali: la contestualizzazone
- 3.3 La ri-contestualizzazione
- 3.4 In sintesi
- 4. La dimensione interculturale della mediazione
- 4.1 Comunicazione interculturale e mediazione
- 4.2 La mediazione etnocentrica
- 4.3 Il passaggio alla mediazione dialogica
- 4.4 In sintesi
- 5. L’analisi della mediazione interlinguistica e interculturale: stato delle conoscenze e nuove domande
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2. Fenomeni di “coinvolgimento” in incontri mediati medico-paziente
Anna Ciliberti
- 1. Introduzione
- 2. L’interazione medico-paziente: diretta e mediata
- 3. La “competenza emotiva”
- 4. La nozione di “coinvolgimento emotivo” e la sua funzione di relazione
- 5. Criticità della nozione di coinvolgimento
- 6. Analisi dei dati
- 6.1 Incontro 1: “Ragazza tedesca con vaginite”
- 6.2 Incontro 2: “Uomo austriaco con colica renale”
- 7. Considerazioni conclusive
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3. L’orientamento dell’interprete ai parlanti nell’interazione mediata
Amalia Amato
- 1. Premessa
- 2. Gli incontri oggetto dell’analisi
- 2.1 Caratteristiche degli incontri ed elementi comuni
- 2.2 La struttura di partecipazione nei tre incontri
- 3. Parlare per gli altri
- 4. Parlare degli altri
- 5. Il discorso riportato nella resa interpretativa
- 5.1 Il discorso riportato nelle rese interpretative - Incontro 1
- 5.2 Il discorso riportato nelle rese interpretative - Incontro 2
- 5.3 Il discorso riportato nelle rese interpretative - Incontro 3
- 5.4 Osservazioni sull’uso del discorso riportato nelle rese interpretative
- 6. L’uso delle forme pronominali nei tre incontri
- 6.1 Le forme pronominali dei parlanti primari
- 6.2 I cambiamenti delle forme pronominali nelle rese interpretative - Incontro 1
- 6.3 I cambiamenti delle forme pronominali nelle rese interpretative - Incontro 2
- 6.4 I cambiamenti delle forme pronominali nelle rese interpretative - Incontro 3
- 6.5 Osservazioni sull’uso delle forme referenziali pronominali nelle rese interpretative
- 7. Uso delle forme pronominali di cortesia
- 8. Conclusioni
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4. Selezione lessicale e mediazione orale in consultazioni mediche presso ospedali pubblici
Gabriele Bersani Berselli
- 1. Introduzione
- 2. Varietà professionali e non-professionali
- 3. I dati
- 4. La lingua della medicina
- 5. La selezione della varietà
- 6. L’analisi dei dati
- 7. Diagnosi e trattamento
- 8. “Patologie comunicative”
- 9. Conclusioni
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5. La gestione dell’affettività in conversazioni mediate da interprete. Alcune riflessioni su attività di coordinamento e traduzione
Daniela Zorzi e Laura Gavioli
- 1. Sulla dimensione affettiva
- 2. La gestione dell’affettività in incontri mediati
- 3. I dati
- 4. La gestione dell’affettività nei dati medici
- 4.1 Tipi di sequenze affettive
- 4.2 Alternanza dei turni nelle sequenza affettive mediche
- 4.2.1 Condividere l’affettività
- 4.2.2 Coinvolgimento del terzo partecipante e allineamento cognitivo
- 5. La gestione dell’affettività nei dati legali
- 5.1 Le sequenze affettive iniziate dalla mediatrice
- 5.2 Le reazioni affettive alle lamentele
- 5.2.1 “Risposte” affettive
- 5.2.2 Sequenze affettive non sintetizzate in italiano
- 6. Conclusione
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6. La traduzione della diversità culturale nell’interazione mediata
Viola Barbieri
- 1. Premessa
- 2. L’osservazione della diversità culturale
- 3. Metodologia e obiettivi della ricerca
- 4. Descrizione e trattamento dei dati
- 5. La diversità culturale per inciso
- 5.1 La provenienza geografica
- 5.2 La diversità linguistica
- 6. La diversità come rischio
- 6.1 Mitigazione
- 6.2 Protezione
- 6.3 Gatekeeping negoziato
- 7. Conclusioni
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7. La mitigazione nell’attività dell’interprete. Il caso di una trattativa d’affari
Sara Merlino
- 1. Introduzione
- 2. Metodo di studio e finalità
- 3. L’interprete come coordinatore
- 4. Linterprete e la gestione di eleenti conittuali
- 5. Una defifinizione di mitigazione
- 6. La mitigazione nell’attività dell’interprete
- 7. Lo studio
- 8. Analisi dei dati
- 9. La conflittualità interna alla trattativa
- 10. Gli strumenti che realizzano l’attività di mitigazione
- 10.1 Le riduzioni nella traduzione
- 10.2 La formulazione di interventi propri
- 10.3 La sostituzione di espressioni implicitamente aggressive
- 10.4 L’utilizzo di quotational shields
- 10.5 I continuatori
- 11. Conclusioni
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8. La commutazione di codice in incontri mediati in contesti LegaLi e sociosanitari
Laurie Anderson
- 1. Introduzione
- 2. Il “monitoraggio linguistico” negli incontri mediati e il ruolo della commutazione di codice
- 3. Dati e metodologia
- 4. La commutazione di codice (CC) da parte dei partecipanti primari in incontri legali
- 4.1 Passaggi all’italiano da parte del trattenuto
- 4.2 Passaggi all’inglese da parte dei rappresentanti istituzionali (giudice, avvocati)
- 5. La commutazione di codice (CC) da parte dei partecipanti primari in incontri sanitari
- 5.1 Passaggi all’italiano da parte del paziente
- 5.2 Passaggi all’inglese da parte degli operatori sanitari (medici, ostetrica)
- 6. Alcune osservazioni comparative
- 7. Implicazioni teoriche e pratiche
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9. Alcuni usi e caratteristiche della traduzione spontanea in contesti di conversazione mistilingue. L'osservabilità dei processi interpretativi
Piera Margutti
- 1. Introduzione
- 2. Dati e metodo
- 3. Traduzioni prodotte da un parlante nel suo stesso turno
- 4. Traduzione non fedele e riparazione: dove sta il repairable?
- 4.1 Il problema
- 4.2 La riparazione
- 5. Traduzione fedele come ri-formulazione
- 6. Conclusioni
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10. Corpora multimediali e analisi dell’interazione. Osservazioni su strumenti e metodologie
Federico Zanettin
- 1. Introduzione
- 2. Dati e modalità di analisi
- 3. Corpora multimediali e strumenti per l’analisi
- 3.1 Corpora di parlato
- 3.2 Corpora orali
- 3.2.1 Le trascrizioni
- 3.2.2 Formati e programmi
- 4. Analisi qualitative: la presentazione dei dati
- 5. Corpora multimediali e analisi quantitative
- 5.1 Problemi metodologici
- 5.2 Corpora orali e corpora di parlato
- 5.3 La nozione di contesto
- 6. Conclusioni
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